Lunedì della settimana della I Domenica dopo la Dedicazione
Ap 12,1-12; Sal 117 (118); Lc 9,57-62
E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». (Lc 9,58)
Come sei buono, mio Dio, a renderci ciò che è più dolce al mondo, l’unione con te, la tua somiglianza, la tua imitazione, così facili! Se fosse stato necessario essere ricco per imitarti, somigliarti, che difficoltà! Ma basta farsi, al contrario, il più povero degli uomini: niente al mondo è più facile; basta restare senza niente, se non si ha niente, e dare ciò che si ha ai poveri, se si ha qualche cosa. Come è facile! Come è semplice! Come sei buono! Il povero veramente distaccato nel profondo del cuore da ogni bene terreno eleva così facilmente il suo cuore vuoto da ogni creatura verso il suo Dio! Ama con il cuore e con l’azione tutti gli uomini, dei quali non teme nulla, ai quali non invidia nulla, ai quali non rifiuta nulla!
(C. de Foucauld, La bonté de Dieu. Méditations sur les Saints Évangiles, Nouvelle Cité, Montrouge 1996)
DA FRATELLI TUTTI
«Il mondo di oggi è in maggioranza un mondo sordo. A volte la velocità del mondo moderno, la frenesia ci impedisce di ascoltare bene quello che dice l’altra persona […].» San Francesco d’Assisi ha «ascoltato la voce di Dio, ha ascoltato la voce del povero, ha ascoltato la voce del malato, ha ascoltato la voce della natura. E tutto questo lo trasforma in uno stile di vita. Spero che il seme di san Francesco cresca in tanti cuori». (FT 48)