Sabato della II settimana di Quaresima
Is 31,9b-32,8; Sal 25; Ef 5,1-9; Mc 6,1b-5
«Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?» Ed era per loro motivo di scandalo. (Mc 6,3)
Come è bello leggere nel Vangelo gli incontri di Gesù. Sono veramente incontri umani nei quali si manifesta la sua straordinarietà. Incontri indimenticabili che hanno cambiato la vita. Giovanni, ormai avanti negli anni, ricorda perfino l’ora: erano le quattro del pomeriggio. Il Vangelo ci presenta però anche gli scontri come a Nàzaret, con la gente che era lì con lui nella sinagoga a pregare e cantare. Se è bello e indimenticabile l’incontro, è necessario e ineliminabile anche il confronto, quando Cristo entra della vita in profondità con un giudizio che ci brucia dentro, perché ci sta chiedendo di cambiare. Forse la grazia che dovremmo chiedere al Signore è che ci faccia sentire questo scandalo e non ci lasci tranquilli nella nostra mediocrità che ci impedisce di gustare la sua novità.
Preghiamo
Signore mio Dio unica mia speranza,
fa’ che stanco non smetta di cercarti,
ma cerchi il tuo volto sempre con ardore.
Dammi la forza di cercare,
tu che ti sei fatto incontrare,
e mi hai dato la speranza di sempre più incontrarti.
(sant’Agostino)