Lunedì della settimana della IV Domenica dopo Pentecoste
Dt 4, 21-31; Sal 88 (89); Lc 6, 39-45
Guardatevi dal dimenticare l’alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando, perché il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso. (Dt 4,23-24)
Dimenticare l’alleanza corrisponde a fabbricare idoli. Non si tratta solo di un’azione concreta, il peccato che effettivamente sarà realizzato dal popolo.
Si tratta di quanto accade nella vita di ciascuno: ogni volta in cui qualcosa assume un valore totale, tanto da dirigere tutti pensieri, le forze, le azioni, allora è come se l’alleanza con il Signore venisse concretamente dimenticata. La dimenticanza si realizza perché si ritiene che altro e non il Signore possa realizzare l’esistenza.
Non si tratta di creare un’alternativa tra il rapporto con il Signore e quello con la realtà, piuttosto di riconoscere che tutto ciò di cui si può godere ha senso nella misura in cui è accolto come un dono, senza che venga scambiato per il fine ultimo.
Preghiamo
Ma non annullerò il mio amore
e alla mia fedeltà non verrò mai meno.
Non profanerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa.
Dal Salmo 88 (89)