II feria prenatalizia "dell'Accolto"
Rt 1,15-2,3; Sal 51 (52); Est 3,8-13; 4,17i-17z; Lc 1,19-25
«… sarai muto e non potrai parlare… perché non hai creduto alle mie parole». (Lc 1,20)
Zaccaria dichiarandosi “vecchio” all’angelo Gabriele, di fatto rappresenta il Primo Testamento che desidera e attende la salvezza ma in fondo non crede; è il vecchio sacerdote che tace, che è invitato ad uscire dai propri “schemi religiosi” per aprirsi alla novità di Dio che interviene nella storia e nella vita delle persone. Nel testo greco viene detto così: tu sarai non potente, non avrai la possibilità. Zaccaria è nella situazione dell’uomo vecchio che non ha figli, che non può parlare; e, in seguito, quando nascerà il figlio annunciato dall’angelo, colui che non può parlare è colui che genererà la voce che griderà nel deserto per preparare la via al Signore. Adesso Zaccaria tace, è il silenzio che segna la fine di un mondo, riaprirà la bocca quando sarà nata la Voce, Giovanni il battezzatore, precursore del Salvatore.
Preghiamo
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Dal Salmo 39,2