Martedì della I settimana di Quaresima

Gen 3,9-21; Sal 118,1-8; Pr 2,1-10; Mt 5,13-16

Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». […] Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato». (Gen 3,12-13)

Perso il riferimento con Dio vivo si perde il senso della responsabilità. La colpa è sempre fuori di me. Io non c’entro. La gravissima crisi attuale che sta vivendo Cuba, tra le molte cause, ha sicuramente anche il fatto di essersi nascosti per decenni dietro la facile accusa: se qualcosa va male, la colpa viene solo da fuori. Questo ha generato sempre più una irresponsabilità che è penetrata in tutti gli ambiti della vita, soprattutto in quello del lavoro e degli affetti. Il cammino di conversione equivale a un cammino di responsabilità, così che la vita diventi sale che dà sapore e luce che illumina. È la testimonianza di molta gente che, riconoscendo Cristo, manifesta in tanti gesti questa responsabilità. Ad esempio una persona povera, che si sta preparando al battesimo, mi dà una busta dicendo: «Questo denaro è per le persone di Pinar del Rio che hanno perso tutto a causa del ciclone».

Preghiamo

Ti offro le azioni della giornata.
Fa’ che siano tutte secondo la tua santa volontà
e per la maggior tua gloria.

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