Lunedì della settimana dopo Pentecoste

Es 19, 16b-19; Sal 28 (29); Gv 12, 27-32

Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso il Signore nel fuoco, e ne saliva il fumo come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono del corno diventava sempre più intenso: Mosè parlava e Dio gli rispondeva con una voce.  (Es 19,18-19)

La presenza del Signore è descritta in tutta la sua potenza: fuoco, terremoto, rumore. Oltre questi segni, però, il Signore si rende presente parlando con Mosè, non semplicemente imponendosi, ma dialogando.
Talvolta il Signore si fa presente nella storia di ciascuno con potenza, ma la sua presenza non si manifesta mai per opprimere, al contrario egli favorisce una risposta alla sua voce, suscita la possibilità di entrare in dialogo con lui. È nelle mani di ciascuno la responsabilità di entrare in quel dialogo.

Preghiamo

La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.
La voce del Signore saetta fiamme di fuoco,
la voce del Signore scuote il deserto.

dal Salmo 28 (29)

 

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