Lunedì della settimana della III Domenica dopo l'Epifania
Sir 44, 1; 47, 12-17; Sal 71 (72); Mc 4, 10b. 24-25
Dopo Davide sorse un figlio saggio, che, grazie a lui, abitò in un vasto territorio. Salomone regnò nei giorni di pace, per lui Dio concesse tranquillità all’intorno, perché costruisse una casa per il suo nome e preparasse un santuario per sempre. (Sir 47,12-13)
Il tempo di pace vissuto durante il regno di Salomone è interpretato come la condizione necessaria che favorisce la costruzione del tempio. Il santuario, luogo dove poter incontrare il Signore, è «per sempre», come a dire che la possibilità di incontrare il Signore è senza fine, non si interromperà mai. Il libro del Siracide, facendo memoria di Salomone, riconosce la benevolenza del Signore che si mette in relazione con gli esseri umani.
Oggi è il giorno per trarre profitto da quel dono, il giorno per verificare in quale modo nel nostro mondo, nel tempo quotidiano, ancora c’è modo per incontrare il Signore.
Preghiamo
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Dal Salmo 71 (72)