III Domenica di Quaresima
Es 34,1-10; Sal 105; Gal 3,6-14; Gv 8,31-59
Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». (Gv 8,31-32)
Siamo figli o schiavi? Ci vengono consegnate queste due parole “grandi”: verità e libertà. Due parole che a Cuba stanno suscitando tante domande. Ci affidiamo alla parola di Gesù, che ci apre alla verità su chi siamo. Non la libertà che nasce dall’individualismo di chi si sente libero solo se può fare ciò che vuole, padrone assoluto di sé e degli altri. Non la libertà che viene dall’eliminazione dell’altro, visto come nemico o antagonista. Ma la libertà che nasce da quello che siamo in verità e che vediamo in Gesù: figli. La vita è un dono che ci viene offerto, siamo fatti per ricevere, per essere amati, per donarci, per metterci nelle mani dell’altro, per non appartenerci ma per appartenere. Chiuderci alla verità di Gesù è cadere nella schiavitù di una vita chiusa su sé stessa, come una tomba, senza vie d’uscita, schiacciata, sempre sconfitta.
Preghiamo
Signore nostro Dio, siamo tuoi figli, opera delle tue mani.
Salvaci, libera il nostro cuore dall’orgoglio
e dalla presunzione di poter sussistere senza di te.
Nella tua verità sia la nostra gioia.