Natività di san Giovanni il Battista

Ger 1, 4-19; Sal 70 (71); Gal 1, 11-19; Lc 1, 57-68

Mi fu rivolta la parola del Signore: «Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto, prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni». (Ger 1,4)

Le parole che introducono il profeta Geremia possono applicarsi anche al Battista, nella misura in cui definiscono una caratteristica fondamentale delle persone che operano come profeti, dedicando l’intera vita al Signore, cioè facendo sì che parole e azioni possano condurre a lui.
La possibilità che ciò si realizzi deriva dalla capacità di non considerarsi artefici della propria esistenza, imparando a non considerare le proprie forze come l’unica caratteristica a disposizione.
Si tratta di riconoscere che è possibile mettersi al servizio, sviluppando qualità e caratteristiche personali, nella misura in cui ci si riconosce chiamati dal Signore. Si scopre allora che non si è graditi a lui per quanto si compie, ma in maniera gratuita e preventiva. Questo consente non di sminuire le proprie facoltà, bensì di dargli valore, scoprendo che sono fondate addirittura nel progetto divino e possono essere messe a frutto come una risposta gioiosa a quanto si è ricevuto.

Preghiamo

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

Dal Salmo 70 (71)

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