Lunedì dell'ultima settimana dell'anno liturgico

Ap 20, 1-10; Sal 148; Mt 24, 42-44

Poi vidi alcuni troni – a quelli che vi sedettero fu dato il potere di giudicare – e le anime dei decapitati a causa della testimonianza di Gesù e della parola di Dio, e quanti non avevano adorato la bestia e la sua statua e non avevano ricevuto il marchio sulla fronte e sulla mano. Essi ripresero vita e regnarono con Cristo per mille anni; gli altri morti invece non tornarono in vita fino al compimento dei mille anni. (Ap 20,2-4)

Tramite le immagini che propone il libro dell’Apocalisse vuole infondere speranza nel lettore: il veggente vede coloro che non hanno ceduto adorando la bestia, ma hanno testimoniato Gesù sino a dare la vita. È dunque possibile avere il coraggio di mettere in gioco pienamente la vita, fino a donarla, con lo stesso stile avuto da Gesù. Quelle parole mettono in discussione, perché chiedono a ciascuno quanto si è capaci di scelte radicali e quante scelte, invece, sono solo frutto di mediazioni accomodanti, date dalla ricerca di un quieto vivere che non corrisponde alla forma dell’esistenza cristiana.

Preghiamo

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

Dal Salmo 148

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