Festa dei Santi Cirillo e Metodio

Is 52, 7-10; Sal 95 (96); 1Cor 9, 16-23; Mc 16, 15-20

Come sono belli sui monti i piedi del messaggero che annuncia la pace, del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Regna il tuo Dio». Una voce! Le tue sentinelle alzano la voce, insieme esultano, poiché vedono con gli occhi il ritorno del Signore a Sion. (Is 52,7)

In molti hanno il compito di annunciare il Signore, quindi di raggiungere ogni essere umano con la sua buona notizia. Si tratta di persone che non solo prestano la loro voce all’annuncio, ma hanno occhi capaci di scrutare la storia per riconoscere al suo interno le tracce della presenza del Signore. Infine, si tratta di persone che usano occhi e voce perché condividono la condizione umana, creano una comunità con ogni altra persona.
Questa è stata la bellezza dei tanti che si sono messi al servizio della Parola del Signore, persone che, così come è avvenuto nelle narrazioni bibliche, sono state in grado di raggiungere tanti con la buona notizia. Questo è stato il ruolo dei santi Cirillo e Metodio che hanno fatto conoscere il Signore ai popoli slavi e può essere ancora oggi il ruolo di tutti i cristiani che si mettono al servizio della Parola.

Preghiamo

In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

dal Salmo 95 (96)

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