Mercoledì della I settimana di Quaresima
Gen 4,1-16; Sal 118 (119),9-16; Pr 3,19-26; Mt 5,17-19
Sono forse io il custode di mio fratello? (Gen 4,9b)
Dopo i primi mesi dall’inizio della pandemia 2020, spesso abbiamo sentito questa affermazione: «Nessuno si salva da solo!». Eppure spesso continuiamo a pensare prima a noi stessi, a metterci al sicuro, e solo poi ci rendiamo conto delle fatiche e sofferenze altrui. Il Vangelo è chiaro, ma noi solitamente annacquiamo i precetti più difficili da vivere, rassicurandoci e dicendo che non tutto deve essere preso alla lettera. Un mattino vado al mercato per comprare le divise scolastiche di tre sorelline molto povere che aiutiamo in tutto. Ne approfitto per far scegliere loro qualcosa per merenda. Tornando a casa sul carretto dico loro di mangiare. Tutte e tre mi guardano: «Ma tu non mangi? Prendi metà della nostra merenda!».
Preghiamo
Donaci Signore,
occhi attenti ai bisogni di chi ci sta vicino,
un cuore generoso capace di adoperarsi per il bene altrui.
Liberaci da ogni egoismo
per essere nel mondo
testimoni di solidarietà, di pace e di amore.