Martedì della IV settimana di Quaresima
Gen 25,27-34; Sal 118 (119),97-104; Pr 23,29-32; Mt 7,6-12
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti. (Mt 7,12)
Una misura all’amore per gli altri: l’amore concreto che desideriamo per noi stessi. Non c’è limite al nostro desiderio di essere amati, alla profondità dell’abisso del nostro cuore, ma è proprio questa “misura senza misura” il criterio che ci consegna Gesù… Come medico incontro diversi pazienti, a volte devo inviare i malati in altri posti o presso altri specialisti, perché non sono della mia area di competenza… In quei momenti richiamo alla mente il comportamento accogliente di Gesù e allora anche dei piccoli gesti come offrire delle vitamine, ascolto, un sorriso, possono essere un segno di amore. La volontà del Padre vuole proprio questo da chi si apre alla novità del regno, la legge di Dio è l’amore del prossimo, sempre. Chiediamoci: «Cosa posso fare io oggi?».
Preghiamo
Gesù, maestro buono,
aiutami ad amare il prossimo.
Signore, non lasciarmi chiuso nel mio egoismo,
ma rendimi persona aperta, capace di amare,
come tu mi hai amato. Così sia!