Lunedì della settimana della I Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

1Pt 1, 1-12; Sal 144 (145); Lc 15, 8-10

Sia benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo tempo. Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove, affinché la vostra fede, messa alla prova, molto più preziosa dell’oro – destinato a perire e tuttavia purificato con fuoco – torni a vostra lode, gloria e onore quando Gesù Cristo si manifesterà. (1Pt 1,3-7)

Essere ricolmi di gioia proprio nel momento della tribolazione, non cedere alla disperazione quando si è sottoposti alla prova. Il cristiano non è un supereroe fine a sé stesso, che esercita quelle virtù per apparire diverso, ma l’invito che Pietro rivolge a chi ha deciso di diventare discepolo del Signore è motivato proprio dal rapporto con Gesù. Grazie a lui ogni cristiano ha ottenuto un rapporto definitivo con Dio, grazie a lui ogni cristiano può scegliere oggi per il bene, anche quando richiede fatica.

Preghiamo

Grande è il Signore e degno di ogni lode;
senza fine è la sua grandezza.
Una generazione narra all’altra le tue opere,
annuncia le tue imprese.
Il glorioso splendore della tua maestà
e le tue meraviglie voglio meditare.

dal Salmo 144 (145)

 

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