Commemorazione dell'annuncio a san Giuseppe
2Sam 7,4-5a.12-14a.16; Sal 88 (89); Rm 4,13.16-18; Mt 1,18b-24
«Mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati”». (Mt 1,20-21)
Giuseppe ha un sogno: sposare Maria e creare una famiglia. Quante volte anche a noi piace programmare la nostra vita, costruire minuziosamente il nostro futuro e vivere di aspettative. Poi qualcosa va storto e il mondo tutto intorno a noi sembra crollare. Solo notte e dolore. Tuttavia è proprio “attraverso e nonostante la nostra debolezza” come afferma papa Francesco in occasione dell’Anno speciale di san Giuseppe (2020), che si realizza la maggior parte dei disegni divini. L’invito in questi giorni di Avvento è quello di cercare di comportarci come Giuseppe e dire sì all’angelo. Dire sì al fallimento dei nostri progetti, perché per quanto importanti ai nostri occhi sono solo una piccola parte (appunto solo i “nostri”) di quello che è progetto più grande che Dio ha su ognuno di noi. Diventare padri teneri e premurosi all’ombra di un progetto più grande del nostro, questo vuol dire accogliere davvero l’Emmanuele, il Dio con noi.
Preghiamo
O amato san Giuseppe, Dio nel sonno ti ha manifestato
i suoi misteriosi progetti per la tua futura sposa Maria
e la missione di custodire Gesù, il Salvatore del mondo.
Ora affidiamo a te la nostra preghiera, i nostri desideri,
le aspirazioni e le speranze, affinché siano presenti
nei tuoi sogni e si possano realizzare per il nostro bene.