Martedì della II settimana di Avvento

Ez 5,1-9; Sal 76 (77); Gl 4,15-21; Mt 12,14-21

«Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo». (Mt 12,15-16)

Gesù non è quel supereroe che ci si potrebbe aspettare, lui è l’inviato del Signore: un uomo, un servo fedele. La sua missione non è quella di combattere l’uomo e avere uno scontro con lui, ma di essere uomo tra gli uomini. Gesù è Dio che si veste dei panni dell’umanità e «molti» decidono di seguirlo per le sue gesta miracolose, per le sue virtù e il suo messaggio di amore. Ma il suo compito non sarà quello di annunciarlo al mondo intero, rimane invece un intimo colloquio tra quelli che veramente riusciranno ad accoglierlo. Sarà compito dei suoi discepoli continuare la missione evangelica, sempre senza arroganza, ma con mitezza e umiltà nel cuore.

Preghiamo

Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.

Mt 12,18

 

Ti potrebbero interessare anche: