Martedì della settimana della III domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore
Gc 1, 1-8; Sal 24 (25); Lc 18, 1-8
La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento. Un uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore: è un indeciso, instabile in tutte le sue azioni. (Gc 1,6-8)
Giacomo invita i cristiani a domandare la sapienza, ma mette in guardia: non basta chiedere, derogando da ogni responsabilità, alla fiducia nella misericordia del Signore non consegue che le proprie azioni non abbiano valore.
Si tratta piuttosto di andare alle profondità di sé, lasciandosi abitare da desideri che richiedono impegno e costanza, piuttosto che limitarsi a essere persone incostanti, incapaci di costruire.
Preghiamo
Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza;
io spero in te tutto il giorno.
Dal Salmo 24 (25)