Venerdì della settimana della III domenica dopo il Martirio di san Giovanni il Precursore

Gc 2, 1-9; Sal 81 (82); Lc 18, 24-27

Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della gloria, sia immune da favoritismi personali.  (Gc 2,1)

Generalmente si è abituati a fare distinzione, a preferire la compagnia di alcuni piuttosto che di altri. Si tratta di una tendenza del tutto normale, nella misura in cui non è motivata da un interesse personale. La fede in Gesù, tuttavia, consente di andare oltre, permette di entrare in dialogo con ogni altra persona semplicemente riconoscendola sorella e fratello.
Per questo motivo è tanto più necessario che i cristiani per primi eliminino ogni preferenza compiuta all’interno della comunità, semplicemente perché significherebbe ridurre la Chiesa a una testimonianza contraria alla sua natura.

Preghiamo

Dio presiede l’assemblea divina,
giudica in mezzo agli dèi:
«Fino a quando emetterete sentenze ingiuste
e sosterrete la parte dei malvagi?
Difendete il debole e l’orfano,
al povero e al misero fate giustizia!».

dal Salmo 81 (82)

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