Mercoledì della IV settimana di Pasqua

At 10,23b-33; Sal 97; Gv 7,40b-52

Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». (Gv 7,50-52)

L’evangelista Giovanni ci presenta un aspetto della figura di Gesù che ha ancora oggi una viva attualità: il Maestro e Signore di Nàzaret genera dissenso e provoca continue domande tra quanti lo ascoltano o hanno notizie di lui. Il Vangelo ci ricorda così che compito delle comunità cristiane non è tanto quello di dispensare certezze assolute, ma di suscitare domande attorno al Signore Gesù. Dovremmo preoccuparci il giorno in cui la sua persona non dovesse più generare inquietudini e dissenso, non quando attorno a lui si muovono domande e questioni. E in mezzo a tutto questo, brilla la coraggiosa affermazione di Nicodèmo, che non nasconde il suo desiderio di ascoltare ancora Gesù e di conoscere più a fondo la sua vita e le sue scelte. Forse proprio su questo dovremmo maggiormente investire anche noi: approfondire le sue parole e guardare con più attenzione ai criteri che ispirano l’agire di Gesù. Non abbiamo ancora capito tutto e non abbiamo ancora ascoltato abbastanza.

Preghiamo

Alleluia. Ascoltate oggi la voce del Signore
e non indurite il vostro cuore. Alleluia.

(dalla liturgia)

 

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