Sabato della settimana della V Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
Dt 16,13-17; Sal 98 (99); Rm 12,3-8; Gv 15,12-17
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. (Gv 15,12-13)
Gettatevi nella carità e significherà gettarvi tra le braccia di Dio… Più agirete nella carità verso tutti, più il vostro cuore si scalderà per i vostri cari che amate già molto… Perché abbiamo un solo cuore: più sarà caldo per tutti gli uomini, più sarà caldo per la vostra famiglia e caldo per Dio: se è freddo per i poveri, per gli sconosciuti, sarà meno caldo per i vostri, meno caldo per Dio… e la carità di un uomo da solo, per quanto dolce e benedetta sia, ha poco potere, mentre sostenuta, diretta, aiutata dai cuori di un’intera società, fa un grande bene: le sue forze crescono infinitamente.
(Lettera a Louis de Balthasar, 14 dicembre 1894, Archivi della Postulazione, Viviers)
DA FRATELLI TUTTI
È bello essere popolo fedele di Dio. E acquistiamo pienezza quando rompiamo le pareti e il nostro cuore si riempie di volti e di nomi! Chi ama ha la sicurezza che non va perduta nessuna delle sue opere svolte con amore, non va perduta nessuna delle sue sincere preoccupazioni per gli altri, non va perduto nessun atto d’amore per Dio, non va perduta nessuna generosa fatica, non va perduta nessuna dolorosa pazienza. Tutto ciò circola attraverso il mondo come una forza di vita. (FT 195)