Festa di san Francesco d'Assisi
Sof 2,3a-d; 3,12-13a.16a-b.17a-b.20a-c; Sal 56 (57); Gal 6,14-18; Mt 11,25-30
In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli». (Mt 11,25)
Come sei buono, mio Dio, nell’avere fin dall’inizio nascosto queste cose ai saggi e ai prudenti secondo il mondo, affinché si umilino e si facciano piccoli per entrare nella verità, guadagnando così due beni insieme, la verità e l’umiltà… Come sei buono nell’aver fin dall’inizio rivelato queste cose ai piccoli, per mostrare che tutte le anime sono chiamate al cielo, per incoraggiare tutte le anime, per mostrare che il cammino del cielo è aperto a tutti, che nessuno ne è escluso, nessuno è incapace di percorrerlo. Più saremo umili, più Dio si rivelerà a noi: scendiamo e Dio ci alzerà donandoci la sola vera gloria che è «conoscere Dio e colui che ha mandato, Gesù Cristo».
(C. de Foucauld, L’imitation du Bien-Aimé. Méditations sur les Saints Évangiles, Nouvelle Cité, Montrouge 1997)
DA FRATELLI TUTTI
Dio continua a seminare nell’umanità semi di bene. Perciò le nostre vite sono intrecciate e sostenute da persone ordinarie che, senza dubbio, hanno scritto gli avvenimenti decisivi della nostra storia condivisa: medici, infermieri e infermiere, farmacisti, addetti ai supermercati, personale delle pulizie, badanti, trasportatori, uomini e donne che lavorano per fornire servizi essenziali e sicurezza, volontari, sacerdoti, religiose hanno capito che nessuno si salva da solo. (FT 54)