Giovedì della settimana dopo la Dedicazione

Ap 1,10; 2,18-29; Sal 16 (17); Lc 10,1b-12

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». (Lc 10,2)

Come sei buono, o divino lavoratore, a vegliare con tanta cura su queste spighe e a fare tanto per poterle riporre un giorno nei granai del Padre celeste! Non solo, o Gesù, predichi tu stesso, e con tante fatiche e persecuzioni; non solo preghi tu stesso per la tua messe, ma vi mandi degli operai; non solo lo fai nel presente, ma istituisci la tua Chiesa affinché, da una parte, la tua parola si ripeta nel mondo intero, ogni giorno, a ogni ora, dall’altra, degli operai evangelici lavorino in tutti i luoghi fino alla fine dei secoli nella messe delle tue spighe. Inoltre preghiere istituite da te e ispirate da te, così come sacrifici di una santità infinita, non cessino di salire, fino alla fine del mondo, dalla terra verso il cielo, per ottenere un’abbondante messe! Come sei divinamente buono!

(C. de Foucauld, La bonté de Dieu. Méditations sur les Saints Évangiles, Nouvelle Cité, Montrouge 1996)

DA FRATELLI TUTTI

Ma non è possibile essere locali in maniera sana senza una sincera e cordiale apertura all’universale, senza lasciarsi interpellare da ciò che succede altrove, senza lasciarsi arricchire da altre culture e senza solidarizzare con i drammi degli altri popoli. (FT 146)

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