Giovedì della settimana della V Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

At 1,12-14; Gdt 13,18-20; Gal 4,4-7; Lc 1,26b-38a

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». (Lc 1,38a)

Leggiamo i santi Vangeli, amorevolmente, seduti ai piedi di Dio che ci parla di sé e ascoltando la sua Parola con un’attenzione e uno zelo che sono la misura del nostro amore: amorevolmente, ascoltandolo parlarci di sé, come Maria e Giuseppe facevano a Nàzaret, come Maddalena a Betania… Ciò ci mostra che dobbiamo cercare di comprendere questa beneamata Parola: colui che ama non si accontenta di ascoltare le parole dell’essere amato come una cara melodia; ci tiene a cogliere, a comprendere le più piccole parole; ci tiene tanto più quanto più ama, poiché tutto ciò che viene dall’essere amato ha tanto valore. Hanno tanto valore soprattutto le sue parole, che dicono della sua anima!

(C. de Foucauld, Commentaire de Saint Matthieu, Nouvelle Cité, Paris 1989)

DA FRATELLI TUTTI

La Chiesa può comprendere, a partire dalla propria esperienza di grazia e di peccato, la bellezza dell’invito all’amore universale. Infatti, «tutto ciò ch’è umano ci riguarda». […] Per molti cristiani, questo cammino di fraternità ha anche una madre, di nome Maria. Ella ha ricevuto sotto la croce questa maternità universale (cfr. Gv 19,26) e la sua attenzione è rivolta non solo a Gesù ma anche al «resto della sua discendenza». (FT 278)

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