V Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

Is 56,1-7; Sal 118 (119); Rm 15,2-7; Lc 6,27-38

Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. (Lc 6,36)

Come sei buono ad avere per noi un così grande ideale, dei desideri così grandi! Come sei buono a dirci di rassomigliarti, di imitarti! L’essere amato può fare a colui che l’ama un più dolce comandamento? Come ami gli uomini, tu che prescrivi così fortemente d’essere misericordioso nei loro confronti, misericordioso verso tutti, verso “i buoni e i cattivi” e che dichiari che lo sei, tu stesso come verso tutti… Come sei buono! Siamo misericordiosi, incliniamo il nostro cuore verso tutte le miserie, tutti i mali dell’anima, del cuore e dei corpi (spirituali e corporali); compatiamoli, abbiamone pietà, facciamo in modo di guarirli nella più grande misura possibile, impieghiamo per questo tutti i mezzi che possiamo.

(C. de Foucauld, La bonté de Dieu. Méditations sur les Saints Évangiles, Nouvelle Cité, Montrouge 1996)

DA FRATELLI TUTTI

Chi non vive la gratuità fraterna fa della propria esistenza un commercio affannoso, sempre misurando quello che dà e quello che riceve in cambio. Dio, invece, dà gratis, fino al punto che aiuta persino quelli che non sono fedeli, e «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45) […]. Abbiamo ricevuto la vita gratis, non abbiamo pagato per essa. Dunque tutti possiamo dare senza aspettare qualcosa, fare il bene senza pretendere altrettanto dalla persona che aiutiamo: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). (FT 140)

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