Lunedì della settimana della III Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

1Pt 5, 1-14; Sal 32 (33); Lc 17, 26-33

Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma con animo generoso, non come padroni delle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge. (1Pt 5,1-3)

«Non perché costretti ma volentieri». Quel piccolo inciso è capace di interpellare nel profondo. Spesso, soprattutto quando si hanno responsabilità, ci si accontenta di portare a compimento il proprio dovere, magari realizzando anche compiti gravosi e difficili, trascurando però lo stile con il quale si opera. Il cristiano, tuttavia, non considera solo il risultato, ma anche il modo con cui vive le relazioni che costruisce, in quanto si tratta di vivere come Gesù, colui che ha mostrato con la sua vita l’amore per ogni piccolo.
«Volentieri» diventa allora il modo con cui affrontare ogni compito, quello che realmente ha la possibilità di portare un cambiamento in ogni vita.  

Preghiamo

Dell’amore del Signore è piena la terra.
Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
Perché retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

Dal Salmo 32 (33)

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