Lunedì della settimana della III Domenica dopo Pentecoste
Lv 19, 1-19a; Sal 18 (19); Lc 6, 1-5
In quei giorni. Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla a tutta la comunità degli Israeliti dicendo loro: “Siate santi, perché io, il Signore, vostro Dio, sono santo». (Lv 19,1)
Possono essere tante le reazioni a un invito così radicale: si può cadere nella tentazione di pensare che essere santi non sia altro che un impegno, laborioso e difficoltoso, che nasce solo dall’impegno personale. Oppure, quell’invito può liberare tutta l’energia vitale che abita in ogni essere umano: essere santi è la risposta all’incontro con il Signore, lui, che per primo offre a ogni sua creatura la possibilità di ambire a mete alte, dà forza a chi si lascia incontrare da lui, facendo scoprire che la santità si realizza nella dedizione totale alle esperienze di cui quotidianamente si fa esperienza.
Preghiamo
La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.
Dal Salmo 129 (130)