Giovedì della V settimana di Quaresima
Gen 50,16-26; Sal 118 (119),145-152; Pr 31,1.10-15.26-31; Gv 7,43-53
Tra la gente nacque un dissenso riguardo al Signore Gesù. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. (Gv 7,43-44)
Gesù tace: ormai ha rivelato tutto del suo cuore e, tra poco, si donerà. Lui è al centro dei discorsi della gente e, attorno a lui, si sta creando un certo dissenso. La folla è come divisa, è un dissidio che non si risolve: ognuno se ne torna semplicemente a casa, con i propri pregiudizi e convinto delle proprie idee. Davanti a Gesù ci è chiesto di schierarci: siamo chiamati a spalancare il nostro cuore e il nostro sguardo, senza chiuderci nei pregiudizi. Dovremo rispondere a quest’unica domanda: è lui l’unica certezza sensata per cui vale la pena vivere? È davanti alla croce che dovremo dare la nostra personale risposta.
Preghiamo
O Gesù,
che ami tutti, senza riserve,
dona al nostro cuore di rispondere al tuo amore,
riconoscendolo come l’unica verità
per cui vale la pena spendere la nostra vita.