Martedì della V settimana di Quaresima

Gen 45,2-20; Sal 118 (119),129-136; Pr 28,2-6; Gv 6,63b-71

Disse Gesù: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio». (Gv 6,67-69)

Oggi, il cuore di Gesù ci mostra la sua conoscenza dei discepoli: Lui li chiama, ma non tutti corrispondono al suo amore. Proprio per questo Gesù, rivolgendosi ai pochi rimasti, li incalza: «Volete andarvene anche voi?». Pur nel dolore, Cristo non teme di restare solo e continua ad avere fede nella promessa del Padre: sa che è per sempre. Possono venire meno gli altri, ma Dio resta fedele. Come i discepoli, forse anche noi siamo infastiditi dalle parole di Gesù e incapaci di accoglierle e viverle fino in fondo. Se però perseveriamo e rimaniamo con Gesù, pur con tutte le nostre fragilità, questo basta a Dio perché egli possa continuare a esserci fedele, come ha fatto con il figlio.

Preghiamo

Solo tu, o Signore, hai parole di vita eterna, ti prego:
«Io sono il tuo servo, Signore,
io sono tuo servo, figlio della tua ancella;
hai spezzato le mie catene.
A te offrirò sacrifici di lode».

(Sal 115)

 

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