Lunedì della IV settimana di Quaresima
Gen 25,19-26; Sal 118 (119),89-96; Pr 22,17-19.22-25; Mt 7,1-5
Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello. (Mt 7,5)
È ipocrisia scoprire nell’esistenza del fratello un piccolo difetto, mostrando grande zelo nel correggerlo, mentre si è ciechi su ciò che di grave si annida in noi e non si fa nulla per eliminarlo. Gesù nelle parole del Vangelo ci richiama a partire da noi, ci esorta a essere giudici prima di noi stessi. La tentazione o la debolezza di giudicare o sentirsi migliori può capitare spesso nell’incontro con l’altro o con una cultura diversa, come riscontro a volte nella nostra vita quotidiana, quando in terra di missione capitano incomprensioni o lentezze. Lasciamoci ispirare dagli insegnamenti di Gesù per convertire il nostro cuore e il nostro comportamento alla luce del Vangelo, per cercare di avvicinarsi all’altro, di farsi prossimo, di costruire insieme a partire proprio dalle nostre differenze.
Preghiamo
Signore mio,
non permettere che cada nella tentazione di giudicare
e criticare i miei fratelli.
Insegnami a scoprire negli altri il meglio di ciascuno,
le sue virtù e le sue buone azioni.
Amen.