Giovedì della II settimana di Quaresima
Gen 18,1-15; Sal 118 (119),49-56; Pr 7,1-9.24-27; Mt 6,1-6
Quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te. (Mt 6,2a)
Sembra impossibile ma si possono fare azioni buone solo con l’unico scopo di ottenere potere. Indubbiamente ciò che facciamo ha dei risvolti positivi per qualcuno ma nel nostro cuore c’è solo il desiderio di accrescere il nostro prestigio, la nostra immagine. Si compiono azioni buone per trarne vantaggio per se stessi. Gesù richiama il discepolo alla purezza delle intenzioni perché solo così scoprirà la ricompensa del Signore, che è diversa da quella che si riceve dall’apparire sulle copertine dei giornali di questo mondo. Purezza di intenzioni non significa necessariamente segretezza (è evidente che la segretezza aiuta a fare azioni buone davanti al Signore e libera dal giudizio che il mondo potrebbe esprimere) ma significa corrispondenza vera tra il cuore e l’azione che compiamo.
Preghiamo
Fa’, o Signore, che la nostra solo preoccupazione
sia il tuo sguardo sul nostro agire,
liberi dalla ricerca di approvazione e vantaggi.
Le nostre azioni siano per tua lode e per il bene dei fratelli
sempre nell’umiltà e nel nascondimento
così da rifuggire la logica della superbia.