I Domenica di Quaresima

Is 57,21 – 58,4a; Sal 50 (51); 2Cor 4,16b – 5,9; Mt 4,1-11

Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. (Mt 4,1)

Per l’uomo biblico, non solo per Gesù, il deserto è luogo spirituale, luogo del mistero di Dio, del combattimento con lui, della tentazione e quindi della decisione. Fare Quaresima allora è anzitutto decidere di entrare nel deserto e seguire Gesù che, condotto dallo Spirito del Padre, prende tempo per un importante discernimento. Egli deve decidere quale immagine di messia debba indossare, come condurre il suo imminente ministero tra la gente, quale via il Padre gli chiede di percorrere. Quaresima resta perciò per ogni discepolo un tempo faticoso di decisione, di riesame della propria regola di vita, di cambiamento di mentalità. E non a caso si è condotti nel deserto perché non c’è reale ripensamento e riflessione senza sobrietà, senza distacco dalle cose di sempre, senza rinuncia. Creare allora attorno a sé il deserto ha lo scopo di ritrovare una libertà interiore che ci permetta di decidere, per quanto più possibile senza condizionamenti, come meglio seguire e amare il Signore nel cammino della vita.

Preghiamo

Signore prendici per mano in questo cammino nel deserto.
Abbiamo paura di cambiare, abbiamo paura a rinunciare,
abbiamo paura di perdere, ma vogliamo seguirti
dovunque tu vada.

 

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