Venerdì della settimana della I Domenica dopo la Dedicazione

Ap 8, 1-6; Sal 94 (95); Mt 10, 40-42

Quando l’Agnello aprì il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz’ora. E vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e a loro furono date sette trombe. (Ap 8,1-2)

Il settimo sigillo è l’ultima chiusura del libro, una volta aperto quello il libro sarà totalmente disponibile, l’intero senso della storia sarà svelato. Il momento è tanto solenne da essere accompagnato da un iniziale momento di silenzio, come una sospensione che prepara all’evento decisivo. Il silenzio è fondamentale perché solo quell’atteggiamento consente di mettersi in ascolto, non è sufficiente che il Signore si riveli definendo il senso della storia dell’umanità, ma è necessario essere in grado di accogliere quell’offerta.
Ogni giorno, essere persone capaci di costruire un silenzio carico di ascolto, della Scrittura e della realtà, è il primo passo per potersi immergere nella storia fino a vivere al suo interno secondo il ritmo divino.

Preghiamo

Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia.

dal Salmo 94 (95)

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