Venerdì della settimana della I Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore
1Gv 2, 18-29; sal 143 (144); Lc 16,19-31
Quanto a voi, quello che avete udito da principio rimanga in voi. Se rimane in voi quello che avete udito da principio, anche voi rimarrete nel Figlio e nel Padre. E questa è la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. (1Gv 2,24-25)
Rimanere. Si tratta di un desiderio molto comune, eppure molte delle scelte compiute spesso mutano in poco tempo e tante azioni risultano effimere. Giovanni spiega che ciascuno ha un valore immenso perché può rimanere per sempre nel legame che lega il Figlio al Padre. La vita eterna è una promessa della quale già oggi si possono riconoscere gli effetti, già nel presente si trova la possibilità di scegliere di rimanere in quell’amore scegliendo di agire lo stesso stile vissuto da Gesù. Si scopre allora che è davvero possibile rimanere, perché il bene compiuto non può essere cancellato o dimenticato.
Preghiamo
I nostri figli siano come piante,
cresciute bene fin dalla loro giovinezza;
le nostre figlie come colonne d’angolo,
scolpite per adornare un palazzo.
Beato il popolo che possiede questi beni:
beato il popolo che ha il Signore come Dio.
Dal Salmo 143 (144)