Sabato della V settimana di Pasqua
At 18,1-18a; Sal 46 (47); 1Cor 15,35-44a; Gv 13,12a.16-20
Il Signore disse a Paolo: «Non aver paura, continua a parlare e non tacere, perché io sono con te» (At 18,9-10)
È l’inizio della comunità cristiana di Corinto. Paolo rivolge l’annuncio del Signore Gesù prima ai Giudei in sinagoga e poi, davanti al rifiuto ostile di questi ultimi, inizia a predicare ai pagani che aderiscono al messaggio cristiano. Il successo di tale predicazione scatena la persecuzione contro Paolo e gli altri missionari, ma questa volta, intervenendo l’autorità romana per sedare i tumulti, avviene l’importante incontro di Paolo con un rappresentante non secondario di Roma che riconosce con saggezza l’innocenza politica del cristianesimo. Paolo è sostenuto nella sua opera dal Signore Gesù che si manifesta di notte invitandolo a proseguire quanto iniziato. «Non aver paura… non tacere… Io sono con te…» Sono parole di sostegno e conforto, rinnovano la chiamata del Risorto, a conferma dell’opera missionaria intrapresa verso i pagani. Ogni impegno apostolico deve essere illuminato dalla Parola del Signore: quando operiamo nella comunità non sia secondo la nostra personale opinione, desiderio o “gusto pastorale”, studiata a tavolino, ma corrisponda invece al disegno che il Risorto ha per allargare, fortificare, far maturare nella comunità cristiana ciascun membro. Se non altro per evitare il rischio di annunciare noi stessi e non lui!
Preghiamo
Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte.
(Salmo 46)