Venerdì della settimana della II Domenica dopo il martirio di san Giovanni il Precursore

1Gv 4, 7-14; Sal 144 (145); Lc 17,22-25

Figlioli miei, amiamoci gli uni gli altri, perché l’amore è da Dio: chiunque ama è stato generato da Dio e conosce Dio. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. In questo si è manifestato l’amore di Dio in noi: Dio ha mandato nel mondo il suo Figlio unigenito, perché noi avessimo la vita per mezzo di lui. (1Gv 4,7-9)

La conoscenza di Dio non avviene tramite un’intuizione indipendente dalla libertà, né consegue semplicemente da ricerche teoriche. È possibile conoscere Dio mettendo in gioco tutto sé stessi, applicando ogni facoltà dell’essere umano. Questa conoscenza, in sintesi, avviene nell’amore, quando il coinvolgimento è totale, quando non ci si pone come osservatori distanti, ma ci si appassiona al punto da poter condividere la stessa storia. Di conseguenza si può riconoscere che Dio per primo si è implicato nella storia delle donne e degli uomini, tramite la vita del Figlio. Questa scoperta, rinnovata ogni giorno, è il dono tramite il quale si dilata ancora di più la possibilità di amare.

Preghiamo

Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.

Dal Salmo 144 (145)

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