Lunedì della settimana della VI Domenica dopo Pentecoste

Gs 1, 1-5; Sal 135 (136); Lc 8, 34-39

«Dal deserto e da questo Libano fino al grande fiume, l’Eufrate, tutta la terra degli Ittiti, fino al Mare Grande, dove tramonta il sole: tali saranno i vostri confini. Nessuno potrà resistere a te per tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mosè, così sarò con te: non ti lascerò né ti abbandonerò».  (Gs 1,4-5)

Il Signore si rivolge a Giosuè con chiarezza: quanto avvenuto con Mosè continuerà, non si è trattato di un’esperienza stupenda, ma unica, la sua fedeltà si costruisce nel tempo.
Quella promessa implica una costante attenzione alla storia: essa non è immutabile, ma si costruisce giorno per giorno, ampliandosi e considerando i cambiamenti che il tempo impone. L’immutabilità della presenza del Signore si accompagna con il cambiamento del popolo, che continuerà a camminare e vivere nuove esperienze.
Così ciascuno può considerare la propria esistenza, come un’occasione per conoscere sempre più in profondità il Signore che si manifesta, senza mai abbandonare, nelle novità proposte ogni giorno.

Preghiamo

Uccise sovrani potenti,
perché il suo amore è per sempre.
Diede in eredità la loro terra,
perché il suo amore è per sempre.
In eredità a Israele suo servo,
perché il suo amore è per sempre.

dal Salmo 135 (136)

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