Giovedì della III settimana di Avvento

Ger 7,1-11; Sal 106 (107); Zc 8,10-17; Mt 16,1-12

Gesù disse loro: “Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei”. Ma essi parlavano tra loro e dicevano: “Non abbiamo preso del pane!”. Gesù se ne accorse e disse: “Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che non avete pane?”. (Mt 16,6-8)

Anche il segno del pane può essere male interpretato. Occorre vigilare sul lievito, se proviene da farisei e sadducei! La preoccupazione della mancanza di pane da parte dei discepoli non è raccolta da Gesù. Anzi! È motivo di rimprovero, formulato da Gesù con una domanda che vorrebbe condurre gli interlocutori a più consapevolezza. Gesù si accorge della disattenzione dei Dodici: la loro superficialità non sfugge al suo sguardo attento! Gesù coglie che la fede è mancante proprio a chi dovrebbe stare alla sua sequela; non è stato certo il pane a venir meno, sufficiente a sfamare prima cinquemila e poi quattromila uomini. I discepoli non si fidano e non si accontentano di questi segni. Il pane – raccolto con abbondanza nelle sporte – non mancherà. Ciò che si rivela scarsa è la fede che deve essere condivisa. Quale domanda mi rivolge il Signore in questo Avvento? Come condivido il pane che mi viene offerto? Sono capace di esprimere la fiducia che il Signore chiede ai suoi discepoli?

Preghiamo

Nell’angustia gridarono al Signore
ed egli li liberò dalle loro angosce.
Li guidò per una strada sicura,
perché andassero verso una città in cui abitare.

Sal 106 (107)

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