Ez 7,1.15-27; Sal 101 (102); Eb 8,6-10; Mt 12,43-50
«E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele dopo quei giorni, dice il Signore: porrò le mie leggi nella loro mente e le imprimerò nei loro cuori; sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo». (Eb 8,10)
Lo scrittore della lettera agli Ebrei si serve di un’antica profezia di Geremia per presentare la nuova alleanza, stabilita da Gesù, sancita con l’offerta della sua vita per amore verso gli uomini. Non più un’alleanza fatta con sacrifici e sangue di olocausti ma con la vita stessa di Gesù. Alleanza stipulata con un popolo di figli che Dio vuole condurre alla salvezza, popolo di peccatori e, quindi, un popolo bisognoso di una guida sicura, non legati a precetti o leggi ma legati a un rapporto di riconciliazione e di amore. Si tratta di una nuova creazione, con ponti e nuove relazioni. Ogni volta che celebriamo l’Eucaristia celebriamo la nuova ed eterna alleanza, accettiamo di essere e di operare come speranza del mondo. Come ho cura delle mie relazioni umane e come opero nella carità? Come so costruire ponti con chi la pensa in modo diverso dal mio? Come sono capace di condividere le fragilità dell’uomo e della donna di oggi?
Preghiamo
Davanti alla tua grandezza, o Dio onnipotente ed eterno, la nostra voce è umile e supplice: tu ascoltala misericordioso per la gloria della venuta nella nostra carne mortale di Cristo Signore. Amen.
[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]