Ap 22,6-13; Sal 62; Mt 25,31-46

Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. (Ap 22)

Si avvia a conclusione la lettura del libro dell’Apocalisse con l’invito pressante che a tutti viene rivolto di non temere e di ‘andare’, andare verso la vita, verso la pienezza dell’incontro con Dio, quando tutto sarà donato. Cristo giudice, Principio e Fine di tutto, significato e sostanza dell’universo e della storia della salvezza, viene presto.
Nella brevità dei nostri giorni siamo già sotto il suo giudizio, nella speranza della piena libertà. L’evangelista Matteo pone a sua volta il tema del giudizio ultimo affidato a Gesù Cristo che avrà come criterio la carità operosamente esercitata verso il prossimo, verso chi soffre, il piccolo, il bisognoso. Ogni azione di generosità, di aiuto, di accoglienza fatta nei confronti di un fratello o sorella sulla terra, sarà come averla fatta a Gesù stesso.

 

Preghiamo col Salmo

Quando nel mio letto di te mi ricordo, o Dio,
e penso a te nelle veglie notturne,
a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all’ombra delle tue ali.

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