Ez 37,1-14; Sal 88 (89); Os 11,1-4; Mt 22,15-22

«Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d’amore, ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia, mi chinavo su di lui per dargli da mangiare». (Os 11,4)

Gesù è la misericordia del Padre fattasi carne e, che in fondo, facciamo fatica a vedere e riconoscere perché in noi è troppo radicata l’idea di un Dio pronto a punire ogni nostra trasgressione. Nella vita di ogni uomo ci sono prove che sappiamo superare ma, spesse volte, facciamo fatica e sbagliamo: alcune volte non abbiamo le forze per superarle e scegliamo ciò che ci è più facile, commettendo sbagli. Dioè sempre presente per suggerire i passi giusti e con un cuore, diremmo di mamma, ci segue e ci accompagna. L’uomo può allontanarsi da Dio con il peccato, può anche dimenticarsi di lui, ma Dio continuerà a inseguirlo con infinita e ostinata tenerezza, pur rispettando la sua libertà. Per questo possiamo sempre riprendere la strada di casa, come il figliol prodigo, certi di trovare la porta spalancata e le braccia protese del Padre per riaccoglierci e restituirci la dignità che con il peccato abbiamo calpestato.

Preghiamo

O Beato il popolo che ti sa acclamare:
camminerà, Signore, alla luce del tuo volto;
esulta tutto il giorno nel tuo nome,
si esalta nella tua giustizia. (dal Sal 88)

(1) Per gli Ebrei: prima sera di Chanukkàh
Festa della Dedicazione, in ricordo della nuova consacrazione del tempio di Gerusalemme. Si accende una candela al giorno per nove giorni nel candelabro a nove bracci, il nono braccio serve per accendere i vari lumini. 

[da LA PAROLA OGNI GIORNO – “ALLA SCUOLA DEL FIGLIO” , Avvento e Natale 2017, Centro Ambrosiano]

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