Sabato, Settimana della Domenica XIII dopo Pentecoste

Dt 8,1-6; Sal 96; Ef 5,1-4; Mc 12,28a-34

“Abbiate cura di mettere in pratica ttti i comandi che oggi vi dò, perchè viviate, diveniate numerosi ed entriate in possesso della terra che il Signore ha giurato di dare ai vostri padri”. (Dt 8)

Mosè spiega al popolo che per vivere bene, stare in pace, crescere numerosi e produrre, occorre seguire la legge del Signore, che non è fatta per limitare il comportamento umano, nè per condizionare l’uomo, ma per farlo vivere in pienezza. e tutta la legge si può sintetizzare nel primo comandamento che ci dice di amare Dio con tutta la nostra vita ed il prossimo come noi stessi. Una legge fondamentale che colora l’esistenza intera di ogni singola persona e dei popoli, di ogni tempo e di ogni paese. L’apostolo Paolo dice che a vevere così, nell’amore verso Dio e verso gli altri, si diventa imitatori di Dio stesso che si è sacrificato per noi fino a morire. Non c’è altro sacrificio, nè olocausto da compiere, se non vivere nella carità. E’ questo un livello alto di vita, lontano ed alieno da volgarità, insulsaggini e trivialità, come dice san Paolo, e che ci consente di esprimerci in pienezza.

 

Preghiamo col Salmo

Si vergognino tutti gli adoratori di statue
 chi si vanta del nulla degli idoli.
A lui si prostrino tutti gli dèi!
Ascolti Sion e ne gioisca,
esultino i villaggi di Giuda
a causa dei tuoi giudizi, Signore.

 

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