Venerdì, Settimana della V Domenica dopo il Martirio di S. Giovanni il Precursore
2Tm 2,8-15; Sal 93; Lc 20,45-47
Sforzati di presentarti a Dio come una persona che dispensa rettamente la parola di verità. (2Tm 2)
Non tutte le parole sono di verità e Gesù mette in guarda da chi se ne serve per aumentare il proprio prestigio e potere a scapito dei più poveri, imbrogliando e derubando le persone più sprovvedute. Costoro saranno giudicati severamente. Però bisogna anche sapere che la parola di verità dell’annuncio evangelico non viene facilmente accolta seppure sia ragione di libertà e salvezza. Ma neppure può essere incatenata e impedita di essere: che Gesù è morto e risorto e se anche noi moriamo con lui, con lui risorgeremo.
Tutto sta nell’avere la forza di capire in pratica che cosa significa per noi e per la nostra vita Gesù, risorto e vivo; e di farlo entrare nella nostra esistenza e nelle sue svariate vicende.
Preghiamo col Salmo
Quando dicevo: “Il mio piede vacilla”,
la tua fedeltà, Signore, mi ha sostenuto.
Si avventano contro la vita del giusto
e condannano il sangue innocente.
Ma il Signore è il mio baluardo,
roccia del mio rifugio è il mio Dio.