Mercoledì, Settimana della IV Domenica di Pasqua - San Marco evangelista

1Pt 5,5b-14; Sal 88 (89); 2Tm 4,9-18; Lc 10,1-9

«Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”». (Lc 10,9)

Gesù affida a settantadue discepoli la missione di annunciare il regno dei cieli a città e villaggi. Gesù invia, manda, indica le strade del mondo come il luogo in cui il vangelo deve risuonare. Il compito della chiesa ancora oggi, alla luce della Pasqua di Gesù, è proprio quello di entrare nel vissuto delle città degli uomini per portare loro la buona notizia della misericordia e della speranza. Il cristiano, dunque, non si chiude in se stesso, non vive il vangelo dentro le mura delle proprie comunità e dei propri ambienti, ma sa che il luogo in cui quel vangelo si incarna è la strada che attraversa il mondo.
La forma di questa missione è quella dell’essenzialità, della sobrietà e della condivisione. Non spettano alla Chiesa le forme della competizione, dell’affermazione si sé e dell’acquisizione di potere. Non abbiamo un prodotto da vendere ma una gioia da condividere. All’uomo ferito dalle prove dell’esistenza, a quello segnato dai propri fallimenti, deluso dagli insuccessi, solo e povero, a quell’uomo è consegnata una parola che dà la forza di rialzarsi e ripartire, una notizia che consola e vince lo sconforto.

 

Preghiamo

Donaci, Signore,
ti testimoniarti ogni giorno,
raccontando di te nella nostra quotidianità,
condividendo con i fratelli la gioia del vangelo.

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