Is 24,16b-23; Sal 79 (80); 1Cor 15,22-28; Mc 13,1-27
«Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria».
(Mc 13,26)
Questo tempo felice che noi chiamiamo «Avvento del Signore», presenta alla nostra meditazione un doppio motivo di gioia, perché duplice è il dono che ci porta.
L’Avvento ci ricorda una duplice venuta del Signore: quella dolcissima per lungo tempo attesa e desiderata ardentemente da tutti i padri, nella quale il Figlio di Dio manifesta in questo mondo la sua visibile presenza nella carne, venendo sulla terra a salvare i peccatori; poi la venuta che dobbiamo ancora aspettare con sicura speranza, quando lo stesso Signore, attraverso la nostra umanità, apparirà nella sua gloria.
La sua prima venuta fu conosciuta da pochi giusti; nella seconda egli si manifesterà con piena evidenza ai giusti, come il profeta Isaia ci ricorda: “Ogni uomo vedrà la sal-vezza di Dio!” (cfr. Is 52, 10).
“Ripensiamo quanti beni ci donò il Signore col suo primo avvento; e come ce ne darà di molto più grandi col secondo. Questa considerazione ci porti ad amare molto il miste-ro della sua nascita e a desiderare molto la sua seconda venuta” (dai «Discorsi» di sant’Elredo, abate).
Preghiamo
Cristo sei tutto per me! Aiutami a dirti: “Unico Salvatore del mondo”. Che io trovi in Te la pienezza della vita e il segreto della vera gioia. Che io sappia dire a tutti e sempre che Tu solo sei la salvezza dell’uomo. Che io possa condividere l’an-sia della Chiesa per l’annuncio del Vangelo.
(Card. Tettamanzi, omelia Santo Natale 2000)
Impegno Settimanale
Quali gesti di attenzione posso operare per difendere la creazione che Dio ci ha affidato?
da: La parola ogni giorno.“I miei occhi hanno visto la tua salvezza”(Lc 2,30). Il dono di un nuovo inizio. Avvento e natale 2011, ed. Centro Ambrosiano