Ap 21, 9-14; Sal 44; Mt 24, 45-51

 

"Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito?"  (Mt 24)

 

Bisogna essere vigilanti, aspettando il Signore, che può apparire da un momento all’altro, senza preavviso. Ed è su di noi che il Signore conta per provvedere ad altri: il suo intervento dipende anche dalla nostra disponibilità a farci suoi strumenti e mediatori.

Dall’attesa saggia e prudente discende anche la valutazione di merito che il padrone compie sui suoi dipendenti. Venir meno alla responsabilità che ci compete implica il rischio di sprecare la nostra vita: non siamo noi a decidere del tempo e delle sue evenianze, in particolare, del momento della venuta di Cristo giudice.

 

Preghiamo col Salmo

 

Il Signore ama Gerusalemme come una sposa.

Liete parole mi sgorgano dal cuore:

io proclamo al re il mio poema.

Dio, il tuo Dio, ti ha consacrato

con olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni.

Alla tua destra sta la regina, in ori di Ofir

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