Martedì della settimana della Domenica che precede il martirio di S. Giovanni il Precursore

2Mac 4,7-12a.13-17a; Sal 93; Lc 3,15-18

«Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene Colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i legacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco». (Lc, 3,15-18)

Giovanni portava al popolo la buona notizia, la bella notizia: l’avvento del Regno che si manifestava in Gesù. La bella notizia, in questo brano, si può cogliere in due affermazioni: viene Colui che è più forte di me, e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
Giovanni sa molto bene qual è il suo ruolo: annunciare la venuta del Messia e piegare il cuore degli uomini ad accoglierlo. Egli evangelizza con linguaggio profetico, invitando soprattutto all’attesa e alla purificazione. Ma l’attesa può essere colmata solo da Gesù, il “Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità, in cui è la luce e la vita degli uomini” (cfr. Gv 1).

Preghiamo col Salmo

Fino a quando i malvagi, Signore,
fino a quando i malvagi trionferanno?
Calpestano il tuo popolo, Signore,
opprimono la tua eredità.

 

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