Venerdì della settimana della Domenica che precede il martirio di S. Giovanni il Precursore

2Mc 12,38-46; Sal 102; Gv 1,35-42

«Il giorno dopo Giovanni stava ancora là con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: “Ecco l’agnello di Dio!”. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù. Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: “Che cosa cercate?”». (Gv 1,35-37)

La missione di Giovanni è quella di riconoscere Gesù che passa e di additarlo agli altri come “l’agnello di Dio”. Il Battista dicendo “agnello di Dio” ci rivela chi è Gesù. Prima di tutto ci mostra l’aspetto sacrificale della sua vita, in riferimento alla Pasqua ebraica, in cui si offriva in sacrificio un agnello: Gesù compirà in sé il passaggio che determina la salvezza di tutta l’umanità; inoltre, sottolinea la mansuetudine, l’umiltà, la docilità, la piccolezza e l’obbedienza di Gesù nei confronti della volontà del Padre.
Giovanni definisce Gesù, la sua relazione con il Padre e la sua missione nei confronti dell’umanità.

Preghiamo col Salmo

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

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