Sabato della settimana della IX Domenica dopo Pentecoste

Nm 22,41-23,10; Sal 97; Gal 3,13-14; Mt 15,21-28

«“Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. “È vero, Signore – disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni”. Allora Gesù le replicò: “Donna, grande è la tua fede! Avvenga per te come desideri”. E da quell’istante sua figlia fu guarita». (Mt 15,25-28)

Gesù loda questa donna cananea per la sua grande fede. E le dice: «Avvenga per te – cioè grazie a te, alla tua fede – ciò che desideri». Un aspetto singolare della fede di questa “straniera” è riconoscere Israele come primo, ma non unico, destinatario della missione di Gesù. Probabilmente i discepoli non compresero quanto questa affermazione fosse in sintonia con il cuore del Maestro, che predica a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Ma la storia della Chiesa ci testimonia quanto, infine, i discepoli aprirono menti e cuori, donando spesso, come Gesù, non solo qualche briciola, ma tutti se stessi.

Preghiamo col Salmo

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni.

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