MARTEDÌ 19 MARZO

San Giuseppe, sposo della beata Vergine Maria

Sir 44,23g-45,2a.3d-5d; Sal 15 (16); Eb 11,1- 2.7-9.13c.39-12,2b; Lc 2,41-49

Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio? (Lc 2,49)

Insieme alla ricorrenza dell’Annunciazione del 25 marzo, la Festa di San Giuseppe è una specie di interruzione dell’austerità della Quaresima, nella quale il cammino di Gesù in compagnia dei suoi apostoli verso Gerusalemme è quello che si compirà sul Calvario. L’attenzione di oggi invece è ad un altro cammino compiuto dal Gesù dodicenne con i suoi genitori: è la nota circostanza durante la quale i genitori di Gesù “perdono” il ragazzo per ritrovarlo poi dopo tre giorni nel Tempio, mentre discorre con i dottori della legge e li interroga. Leggendo il brano si resta affascinati dalla straordinaria apprensione tipica di ogni genitore preoccupato per il proprio figlio. Eppure è proprio in questa circostanza che Gesù rivela ai suoi genitori la sua particolare figliolanza con il Padre, quel rapporto unico grazie al quale anche noi possiamo dirci figli di Dio.

Preghiamo

O Dio provvido e buono,
che hai voluto affidare gli inizi della nostra redenzione
alla custodia premurosa di san Giuseppe,
concedi alla tua Chiesa di cooperare con fedeltà alla salvezza
e proteggi tutti i tuoi figli che sulla terra
invocano l’intercessione dello sposo della beata Vergine.
Amen.

[“Appartenenti a questa via” – La sequela e il cammino verso la santità. Quaresima e Pasqua 2019 – Centro Ambrosiano]

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