Lunedì della settimana della VI domenica dopo l'Epifania
Sir 38,9-14; Sal 72; Mc 8,31-33
Oracoli, presagi e sogni sono cose fatue.. se non sono una visione inviata dall’Altissimo, non “permettere che se ne occupi la tua mente”. (Sir 34)
Insegnamenti forti quelli che oggi riceviamo dal spaiente antico, il Siracide, e da Gesù. Il primo mette in guardia dai sogni fatui che allontanano dalla realtà e fanno puntare su miraggi che non hanno fondamento ma portano alla rovina e alla disperazione. Mentre ciò che può essere vero sostegno e linea guida al vivere di ogni giorno è la parola di Dio.
Gesù addirittura rimprovera i discepoli e duramente Pietro che vorrebbe attenuare quanto il Maestro sta per rivelare. Ma la verità è che lui per primo, Gesù stesso, dovrà essere eliminato e posto su una croce per anninentare il suo insegnamento che va contro il pensiero del potere. Gesù non promette di eliminare la malvagità di chi contrasta il bene e la verità, ma garantisce che non potrà trionfare perchè lui dalla morte risorge il terzo giorno e vince l’ultimo baluardo del male che è appunto la morte, e si pone a garanzia della verità del Padre.
Preghiamo col Salmo
Riflettevo per comprendere
ma fu una fatica ai miei occhi,
finché non entrai nel santuario di Dio.
Quando era amareggiato il mio cuore
e i miei reni trafitti dal dolore,
io ero insensato e non capivo.